Il livello dell’amarezza in una birra viene misurato con gli IBU: International Bitterness Unit.
Se qualcuno ci fa caso è un numero che si trova abbastanza spesso sulle etichette della birra artigianale e negli anni scorsi c’era stata quasi una rincorsa da parte dei birrifici alla produzione di birre con IBU sempre più alti, come se il consumatore iniziasse sempre di più ad amare amarezze estreme.
In realtà ci sono consumatori che amano birre decisamente amare come ve ne sono altri che preferiscono invece birre più equilibrate, magari più secche ma meno amare.
Gli stili birrai sono talmente tanti che in realtà si può rispondere ai gusti e alle preferenze di chiunque: facciamo solo attenzione a scegliere sempre il livello di amarezza di una birra a seconda di quello a cui l’andiamo ad abbinare.
Inutile associare ad una mozzarella di bufala birre con valori di IBU altissimi. Altrettanto vano associare ad una grigliata di carne o a verdure estremamente saporite, birre con pochissimi IBU che non riuscirebbe a pulire la bocca e ad equilibrare i gusti intensi che stiamo assaporando.
